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I lavoratori vincono, avranno i loro soldi dalla Tav

Da lunedì i lavoratori di Toro Edil Service e Cogea di Nerviano stavano scioperando per 4 mensilità non percepite. Ieri la conclusione della trattativa con le parti: i lavoratori avranno i soldi che gli spettano

Si è conclusa a lieto fine la vicenda che ha coinvolto i lavoratori di due aziende di Nerviano, la Toro Edil Service e la Cogea che si occupano di asfaltatura e riparazione strade. Venticinque lavoratori in tutto che protestavano perchè non venivano pagati: con ottobre le mensilità non percepite sono arrivate a quota quattro. La modalità, soprattutto di Toro Edil Service, è far lavorare tre mesi e poi "tergiversare" sul compenso.

Così è stato per Sergio Pimpinicchi, 55enne di origine abruzzese, il primo a far smuovere le acque e a fare lo sciopero della fame per protesta lunedì e martedì incatenandosi al cancello. I lavoratori lo hanno seguito. Tra loro anche romeni e pachistani, alcuni con famiglie da mantenere, mutui da pagare.

"Tre mesi fa ho iniziato a lavorare qui e sono venuto a sapere da colleghi che i titolari non pagavano: infatti al momento dello stipendio mi hanno risposto picche. Poi mi hanno dato qualcosina, per tenermi buono, mille euro con bonifico fasullo mai arrivato. Dopo varie sollecitazioni mi hanno proposto la stessa cifra in contanti che ho rifiutato".

Sergio ha fatto il barista in un suo locale a Vercelli che poi ha chiuso, per la Toro Service doveva guidare il camion. "Il 16 settembre è scaduta assicurazione dei mezzi e io, il 1 ottobre, mi sono rifiutato di uscire e da qui è scoppiata la bomba. Dal 1 al 24 ottobre ne ho sentite tante di bugie. L'altra sera nella riunione con i sindacati si è arrivati a dover dividere 3500 euro in 14 persone. Come si fa a vivere? Io sono solo, ma chi ha figli come fa. Non voglio fare del male,  voglio che siano pagati gli stipendi. Non voglio che rovinino altre famiglie, ne ho viste alcune sfasciarsi. Non è giusto".

Giovedì i sindacati e i sindaci di Cornaredo Luciano Bassani e di Nerviano Enrico Cozzi sono stati convocati dal prefetto di Milano perché c'era il rischio che la protesta si spostasse sul Sempione e quindi si creassero disagi e si trovasse una soluzione repentina per i lavoratori.

Ieri la riunione e l'accordo è stato firmato: i lavoratori avranno i soldi, provenienti dalla Tav perché l'opera che il comune di Cornaredo ha commissionato alla Cogea, che poi ha subappaltato illegalmente la Toro Edil Service, rientra in un'opera di urbanizzazione. I lavoratori, così, percepiranno il denaro in due "rate".

La prima fetta, di 80mila euro, ossia il 63%, la otterranno entro metà novembre; mentre il restante, assieme ai contributi Inail, Inps e cassa edile, al massimo entro metà gennaio. Le due aziende rimarranno a bocca asciutta.

"Questa operazione è stata possibile farla perché vi siete mobilitati, altrimenti si aspettava ancora e questo non va bene per rispetto vostro e delle vostre famiglie. E' stato un gioco di squadra e ad incastro. Cogea ha liberato questi soldi, se non l'avesse fatto si sarebbe dovuto aspettare marzo 2012. Lo stipendio è sacro e va dato a fine mese", dichiara un sindacalista di Cgil.

Sciopero Toro Edil Service e Cogea, Nerviano: le immagini

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