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Prima di tutto e soltanto la tutela del Castello

Veronica, legnanese e fondatrice del gruppo di facebook "la dicoteca nel castello: no grazie" risponde, tramite lettera, alle dichiarazioni dell'amministrazione e spiega le sua posizione in merito


Caro direttore,

le scrivo perché vorrei fare alcune precisazioni in merito alle dichiarazione che sono state rilasciate dall’amministrazione comunale e pubblicate sull’articolo: https://legnano.milanotoday.it/estate-castello-giudizio-amministrazione.html inerenti alla questione della Discoteca nel Castello e non.

In particolare vorrei riprendere l’ultima parte dell’articolo: l'amministrazione, inoltre, rimane perplessa per l’accanimento di certa stampa;  "è un attacco così insistente, che si tenta di amplificare anche attraverso alcuni social network, da far pensare che chi scrive abbia come unico scopo screditare l’amministrazione", dice.”

Io parlo in merito di uno dei sopracitati social network, in particolare quello di facebook: "la discoteca nel castello: no grazie". Il nostro gruppo è stato creato non per andare contro l’amministrazione comunale o per svalutarla o per screditarla (se ci fosse stata la sinistra avremmo fatto la stessa IDENTICA cosa) bensì per tutelare un bene architettonico come il castello Visconteo di Legnano.

Questo lo dimostra anche il decreto legislativo di cui ci avvaliamo: DECRETO LEGISLATIVO 22 gennaio 2004, n. 42 recante il "Codice dei beni culturali e del paesaggio" ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 - (Gazzetta Ufficiale 24 febbraio 2004, n. 45); in particolare Capo III - Protezione e conservazione Sezione I - Misure di protezione Art. 20. Interventi vietati  1. I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.

Quello che noi, come gruppo, teniamo a sottolineare è come una discoteca possa essere incompatibile con il carattere storico o artistico del bene architettonico preso in considerazione.

Ripeto, per l’ultima volta sperando che finalmente le persone capiscano, che la nostra polemica NON è POLITICA bensì è una polemica “ARTISTICA”, ovvero che riguarda un bene culturale architettonico.

Non siamo entrati in merito al bando per l’assegnazione dello spazio, come più volte ci hanno accusati, ma il nostro intervento, con l’aiuto della soprintendenza dei beni architettonici, e il nostro dissenso riguarda l’utilizzo non adeguato dello spazio.

Infine, ciò che non ammettiamo è lo screditare il lavoro di cittadini, e non, che si battono per la tutela di un bene così prezioso e importante per il nostro territorio. Non è possibile che ancora oggi non si è arrivati a capire che ci sono studenti e amanti dell’arte, che sono fuori dalla politica, che farebbero tutto quello che è necessario per sostenere quello per cui studiano (io sono una di quelli) e quello che amano.

La vita non è solo POLITICA è anche, e soprattutto, ARTE!!!

Veronica


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