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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Bufera al Maggiolini: presentata interrogazione parlamentare. La preside: «Fatti privi di fondamento»

Eleonora Cimbro, deputata del Partito Democratico, ha presentato una interrogazione parlamentare: «Nella scuola sarebbero avvenuti episodi incresciosi». Daniela Lazzati, la preside: «Attacco infamante»

Una interrogazione parlamentare sull’istituto tecnico Maggiolini di Parabiago. È quanto ha protocollato nei giorni scorsi Eleonora Cimbro, deputata del al Partito Democratico. Obiettivo della question time indirizzata al Ministro dell’istruzione: fare luce su quanto accaduto nell’istituto alle porte di Milano.

Secondo la deputata all’interno della scuola superiore si sarebbero verificati episodi «incresciosi e sconcertanti». Un insegnante «con la correità della dirigente scolastica», precisa la Cimbro, «si sarebbe reso responsabile di una serie di gravissimi atti ai danni del personale docente e Ata (organico non docente che lavora all’interno della scuola, nda)». Secondo la deputata la lista degli illeciti andrebbe dall’insulto alla minaccia, oltre a umiliazione e un’aggressione fisica subita da un professore che avrebbe querelato il collega.

Lo scorso 11 aprile sette, tra docenti e personale Ata, hanno presentato un esposto al direttore generale dell’ufficio scolastico lomabardo Delia Campanelli. «Da allora — prosegue la Cimbro —  i denuncianti sarebbero stati a turno sottoposti a controlli ritorsivi, sfociati spesso in azioni disciplinari a scopo intimidatorio». Proprio per questo motivo diversi insegnanti avrebbero chiesto il trasferimento in altre strutture.

Daniela Lazzati, dirigente scolastica dell’istituto, interpellata da MilanoToday, ha rigettato tutte le accuse: «fatti privi di fondamento». Riguardo l’esposto presentato dai professori dell’istituto superiore la preside ha asserito di aver dato «dettagliata risposta» dimostrando «l’infondatezza e non veridicità di quanto riferito» nel documento.

Per la preside si tratta di «un attacco infamante» lesivo del «buon nome della scuola». Per questo motivo la dirigente scolastica ha dato mandato mandato ai propri consulenti legali «di procedere in ogni sede competente per i contenuti esplicitati dall’Onorevole Cimbro». La questione, dopo il dibattito a Montecitorio, potrebbe arrivare nelle aule del Palazzo di Giustizia di Milano.

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