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Crisi Carapelli: i lavoratori saranno ascoltati dalla commissione Attività produttive

Novantasei dipendenti dello stabilimento di Inveruno rischiano il posto

I rappresentanti della Carapelli di Inveruno che rischiano il licenziamento Verranno ascoltati dalla commissione «Attività produttive e occupazione» del Pirellone nella mattinata di giovedì. Un primo passo per cercare una soluzione al problema, dopo la doccia fredda dei giorni scorsi.

Il gruppo spagnolo Deoleo — proprietario dei marchi Carapelli, Sasso e Bertolli — durante un incontro con i sindacati ha annunciato la volontà di chiudere il reparto produttivo dello stabilimento di Inveruno (Milano) che complessivamente occupa 136 persone.

«Vedremo quali strumenti potrà mettere in campo la Lombardia anche in vista del tavolo ministeriale convocato il 17 novembre, consapevoli che occorrerà fare forti pressioni al governo centrale che ha più competenze per intervenire sulla società», ha commentato il consigliere regionale Fabrizio Cecchetti (Lega).

Un incontro in commissione, ma la questione finirà anche sui banchi del consiglio regionale. «Proporremo una mozione unitaria, con il collega Fabrizio Cecchetti e gli altri colleghi, in consiglio regionale, settimana prossima, per chiedere a regione Lombardia e al governo di fare tutto il possibile per costringere l'azienda a fare retromarcia — ha annunciato Carlo Borghetti, consigliere regionale Dem —. È quello che possiamo fare come consiglieri regionali, in aggiunta alla interrogazione parlamentare depositata da Vinicio Peluffo e Matteo Mauri, deputati Pd».

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