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Rapina de "La Conchiglia": preso rapinatore ferito alla testa

E' Giovanni D.F., pluri pregiudicato, il secondo rapinatore che domenica ha tentato la rapina alla pizzeria "La Conchiglia". Ieri il blitz della polizia a Somma Lombardo

Ieri alle 17.20 il blitz della polizia di Stato di Legnano a Somma Lombardo (Va), luogo in cui Giovanni D. F., il secondo rapinatore - fuggitivo del ristorante-pizzeria "La Conchiglia" si rifugiava da 5 giorni.

L'uomo, classe '62, pluripregiudicato e rapinatore di mestiere si è rifugiato da Giovanni P., arrestato anch'egli ieri per favoreggiamento personale, il quale oltre alla casa ha offerto all'uomo assistenza medica. Trovati, difatti, a casa sua effetti personali e medicinali. Si è scoperto, infatti, che il secondo colpo che è partito durante la colluttazione con alcuni clienti abbia preso di striscio il rapinatore causandogli un solco di circa mezzo cm che poi gli ha fatto infezione. E le macchie di sangue trovate per terra corrispondevano a lui.

Un rapinatore gentiluomo, in quanto non ha opposto resistenza durante l'arresto ed è stato collaborativo e anche rapinatore miracolato. Ma ripercorriamo a ritroso la vicenda. Domenica 4 settembre la tentata rapina ad opera di un 18enne, Jonathan I., arrestato poco dopo e da G. D. F. che è riuscito a fuggire.

La polizia a casa del ragazzo ha trovato nel suo portafogli dei documenti, tra cui quelli di D.F., la cui foto corrispondeva all'identikit fatto dalla scientifica. Da qui l'intercettazione del suo cellulare che ha permesso di delimitare la zona a Somma Lombardo e Arsago Seprio, nel Varesotto. D. F. e P., da alcune telefonate avrebbero dovuto incontrare in un bar un terzo uomo e per questo sono stati individuati dalla polizia 5-6 bar possibili sia per frequentazionedella gente, ossia affollato, sia per le vie di fuga.

Ieri la polizia ha organizzato il blitz nell'area antistante il Carrefour di corso Europa 52 a Somma L., in cui c'è un bar all'interno. L'arrivo di una Punto verde ha insospettito i militari che poi hanno individuato, al posto del passeggero, Giovanni D. F., il quale, senza opporre resistenza, è stato ammanettato. Le indagini non sono concluse perchè rimane da scoprire chi ha dato la pistola della rapina e ci sono altre rapine pendenti e attribuibili all'uomo. Ora il rapinatore si trova al carcere di Busto Arsizio con l'accusa di rapina a mano armata.

 

 

 

 

 

 

 

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