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Con 18 voti favorevoli e 13 contrari è stato approvato il pgt

Ieri sera si è svolta in consiglio comunale la serata conclusiva della "maratona", iniziata lunedì scorso, verso l'approvazione del pgt. Con 18 voti favolevoli e 13 contrari, il pgt è stato approvato

Ieri sera si è svolta in consiglio comunale la serata conclusiva della "maratona", iniziata lunedì scorso, verso l'approvazione del pgt (Piano di Governo del Territorio). Con 18 voti favolevoli e 13 contrari, ovvero dissenso di tutta l'opposizione e Antonio Guarnieri del gruppo misto seduto tra i banchi della maggioranza, il pgt è stato approvato.

Si è concluso, così, un lavoro, che dura da tre anni e mezzo, e ha coinvolto non solo i tecnici del comune e l'assessorato, guidato da Gianbattista Fratus, ma anche gli architetti Hengel, Calloni e Aprà.

Sono state anche consumate le 31 ore e 40 minuti previste per discutere le circa 300 controdeduzioni pervenute. Ieri sera sono state prese in oggetto le ultime 28 osservazioni e in seguito, alle 11.40, sono iniziate le dichiarazioni d'intenzione di voto da parte di ogni gruppo che avevano 10 minuti ognuno per esporre le loro motivazioni.

All'unisono l'opposizione (IpL, Pd, Idv e Sinistra Legnanese) esprime il loro dissenso. Il consigliere Giacomo Rossi (IpL) motiva la sua disapprovazione poichè "il pgt comporta a volte scelte sofferte e su alcuni punti noi non siamo stati d'accordo come il consumo del suolo che è elevato".

Rosaria Rotondi, capogruppo del Pd, considera il pgt un'occasione mancata, doveva essere un collegamente tra la città e la zona nord di Milano. Un pgt, i cui valori prioritari dovevano essere il lavoro, la mobilità e i servizi. Raffaele Giordano (Idv) è deluso e dispiaciuto che tutte le 20 osservazioni presentate dal suo partito riguardanti tematiche e gli interessi die cittadini, come il quartiere San Paolo, il futuro di viale Sabotino, siano state respinte. "A nulla sono valse le passeggiate, gli incontri con i cittadini perchè poco o nulla è stato inserito di questo materiale. Ci sono molte ombre e poca luce", dice.

Sinistra Legnanese, rappresentata in consiglio da Giuseppe Marazzini, parla di mancanze. "Ci sono aspetti contradditori, manca un accenno al piano energetico, al parco agricolo ovest e non si prevede un'anagrafe degli edifici sfitti e invenduti. Se ne contano 2-3 mila e nel piano dei servizi se ne prevedono altri 1000. E' una contraddizione".

E' il turno della maggioranza con Andrea Muroni (Pdl), Umberto Gobbo (Lega Nord) e, infine dell'assessore e del primo cittadino Lorenzo Vitali che esprimono la loro soddisfazione "per uno strumento non perfetto, ma che è la base per lo sviluppo della città", dice l'assessore. "Questo è un documento voluto e concreto. Si è ricordata una Legnano del 1954, il passato è importante, ma dovremmo pensare alle Legnano del 2030. Tutto quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto. L’ascolto della cittadinanza e il rispetto delle promesse elettorali hanno portato a risultati importanti: siamo giunti al ridimensionamento del 50% degli spazi commerciali di IPER nella zona San Paolo", conclude il sindaco.

 

 

 

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